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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - 01 luglio 2021
Testo della sentenza
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - 01 luglio 2021

Nei prossimi 5 anni, secondo Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, la Pubblica Amministrazione vedrà l'assunzione  di oltre 741mila nuovi dipendenti, dei quali oltre 692mila per colmare le uscite dei dipendenti che andranno in pensione e circa 49mila lavoratori aggiuntivi. Questa la previsione sul fabbisogno 2021/2025 del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, resa nota dal segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, al convegno su "Pubblica amministrazione e impiego pubblico", a Madonna di Campiglio (TN).

LA PA: I DATI

Il numero dei pubblici dipendenti, ricorda il Segretario  Tripoli, "è di poco superiore a 3,2 milioni di unità' '',  si tratta  del minimo storico nell'ultimo ventennio, con un calo del 3,9% solo negli ultimi dieci anni. Significativo è anche intendere la anagrafica della  PA italiana attuale, che risulta edere composta un 55% di dipendenti pubblici che  ha più di 55 anni contro il 37,3% del totale degli occupati, solo il 4,2% ha meno di 30 anni e l'età media è di 50,6 anni.

Dato alquanto preoccupante è correlato al rapporto:Sei dipendenti pubblici su 10 non sono laureati, due terzi dei laureati hanno una formazione giuridico-amministrativa con poche lauree Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e tecnico-professionali. 

Secondo Excelsior, il 42% del fabbisogno occupazionale della PA dei prossimi anni è rappresentato da figure ad elevata specializzazione, seguite da un 21% di figure tecniche. "Quasi i due terzi della domanda di dipendenti pubblici nei prossimi anni – conclude – sarà costituita da lavoratori in possesso di un titolo universitario mentre la quota residuale sarà rappresentata per lo più da diplomati".
Occorre quindi "individuare subito le competenze necessarie, puntare sulle soft skill oltre che sulle hard skill, introdurre percorsi innovativi per la selezione del personale e rivedere i sistemi di valutazione orientandoli al risultato e premiando quegli enti pubblici che hanno la determinazione di cogliere la sfida".

RECOVERY PLAN: L'OCCASSIONE

Con questo scenario di certo il Recovery Plan, sottolinea il Segretario generale di UnionCamere, risulterà essere uno strumento decisivo  per gestire bene l'ampio turnover dei prossimi anni, selezionando forze giovani e competenti, capaci di gestire il cambiamento verso green e digitale, unico modo perr riqualificare la PA e trasformarla in fattore di competitività per l'economia italiana.