Giu No all'assegno di mantenimento della figlia che rifiuta due offerte di lavoro congrue
Corte di Cassazione - - 27 maggio 2022
Massima
Deve escludersi che l'assegno di mantenimento persegua una funzione assistenziale incondizionata dei figli maggiorenni disoccupati di contenuto e durata illimitata, dovendo il relativo obbligo di corresponsione venire meno nel caso in cui il mancato raggiungimento dell'indipendenza economica si possa ricondurre alla mancanza di un impegno effettivo verso un progetto formativo rivolto all'acquisizione di competenze professionali o dipenda esclusivamente da fattori oggettivi contingenti o strutturali legati all'andamento dell'occupazione o del mercato del lavoro.

Casus Decisus
La ragazza, figlia di due genitori separati, avrebbe rifiutato ben due offerte di lavoro (la prima come segretaria nello studio del padre avvocato, la seconda come cameriera), perdendo cos' il diritto al mantenimento mensile. Il Tribunale di Gorizia, prima e la Corte di Appello di Trieste avevano igià negato il diritto di tale assegno in quanto il mancato raggiungimento dell'indipendenza economica sarebbe dipeso esclusivamente a sua colpa "per aver ingiustificatamente rifiutato plurime offerte di lavoro, nonostante difettasse ogni prova di sue particolari inclinazioni o attitudini o di sue ben precise aspirazioni professionali che l'avessero determinata a compiere, ed a seguire con costanza, una diversa e coerente scelta progettuale alternativa". La Corte di Cassazione, confermando quando statuito nei precedenti gradi, ha respinto il reclamo volto ad ottenere l’assegno mensile di 300 euro dal padre, perdendo così il diritto al mantenimento La Sentenza deve ancora essere depositata

Testo della sentenza
Corte di Cassazione - - 27 maggio 2022