Dot Il GRETA chiede agli Stati, alla società civile e alle imprese tecnologiche di contrastare l’uso della tecnologia per reclutare e sfruttare le vittime della tratta di esseri umani
Testo della sentenza

In occasione della Giornata mondiale contro la tratta di persone, che si celebra il 30 luglio di ogni anno, il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani (GRETA) si unisce al Gruppo di coordinamento interagenzia contro la tratta di esseri umani (ICAT) nell’invitare gli Stati parte della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani a contrastare il crescente uso della tecnologia per reclutare, pubblicizzare e sfruttare le vittime della tratta e a sfruttare il grande potenziale che la tecnologia può avere nella lotta contro questo crimine.

Helga Gayer, Presidente del GRETA, ha dichiarato: “I Paesi monitorati dal GRETA hanno mostrato come l’uso di Internet e di cellulari per reclutare e controllare le vittime della tratta sia in aumento. Per rispondere alla tratta informatica è cruciale sviluppare le conoscenze e le capacità delle forze dell’ordine, degli ispettori del lavoro, dei procuratori e dei giudici, e consentire la cooperazione ad ogni livello”.

A marzo di quest’anno, il GRETA ha pubblicato un rapporto che illustra dettagliatamente le strategie, gli strumenti e le buone pratiche che consentono di superare le difficoltà esistenti e di potenziare le risposte alla tratta di esseri umani online e facilitata dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Il rapporto fornisce delle raccomandazioni fondate su dati concreti che mostrano come migliorare il riconoscimento, le indagini e i perseguimenti della tratta facilitata dalla tecnologia, la cooperazione con le imprese private e la cooperazione internazionale.

Le sfide poste dalla tecnologia durante le indagini sui casi di tratta degli esseri umani comprendono la crittografia dei dati, il loro significativo volume, la mancanza di attrezzature tecniche e di formazione e l’inadeguatezza degli strumenti legislativi. È dunque necessario investire nello sviluppo delle capacità delle forze dell’ordine nei campi del monitoraggio di internet, delle pattuglie informatiche, delle indagini online sotto copertura e dell’uso delle informazioni provenienti da open source, dell’analisi dei social media e della ricerca automatica per analizzare le prove.

Allo stesso tempo, il secondo protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla criminalità informatica (Convenzione di Budapest) del Consiglio d’Europa, che è stato aperto alla firma nel mese di maggio 2022, fornisce nuovi strumenti per una maggiore cooperazione e un quadro che consente di ottenere delle prove elettroniche in modo più efficiente.

La cooperazione con le imprese private è fondamentale per lottare contro la tratta di esseri umani e dovrebbe implicare lo sviluppo di protocolli di cooperazione e di procedure di condivisione dei dati per la richiesta di prove e la rimozione di contenuti legati alla tratta di esseri umani.

“Le politiche riguardanti la lotta contro la tratta degli esseri umani fondate sulla tecnologia devono essere progettate e applicate tenendo accuratamente conto dei diritti umani, compreso il diritto alla vita privata, alla libertà di espressione e alla non discriminazione”, ha aggiunto la Presidente del GRETA. “L’interesse superiore delle vittime deve essere messo al centro di qualsiasi azione”.

 

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